5G a Seoul. L’Italia in fondo all’Europa.

E mentre a Seoul, capitale della Korea del Sud, si parla di 5G, l’Italia è il fanalino di coda tra i paesi dell’Europa in argomento connettività. La connettività 5G permetterebbe di raggiungere una velocità di 6400Mbps in download, che tradotto in termini più concreti consentirebbe agli utenti di scaricare un film di 800MB in 1 secondo    O.O  E quì gli occhi vi saranno caduti sotto al tavolo. Raccoglieteli e

continuate a leggere 😉 

Nel database di Ookla, società creatrice di speedtest.net,  il podio della velocità in download è formato da Hong Kong (71.13 Mbps), Singapore (58.70), Romania (55.37 Mbps). 

Tutto molto bello. Ma l’Italia? Sarà tra i primi 20 almeno no?

Ebbene. Nella classifica di Ookla, dove sono riportati 188 Paesi (ultimo posto occupato da Burkina Faso 0.85 Mbps), l’Italia è nel mezzo. Posizione 92 con una velocità di 6.98Mbps.

Ma vogliamo essere ottimisti.

Torniamo indietro. Torniamo a quando c’era la 56K  . Ehhh quel ioooo.grrrr.piooooo.zzzzzz.uaaaaaaaaaa che emetteva il modem? Quanto tempo ci mettevate per riuscire solo a connettervi? Quanto era lontano lo streaming, il file-sharing? Cosa erano i GIGABYTES? 

Massì. Messa in questo modo questi 7Mbps vanno benissimo no?

Benissimo un corno. E’ impensabile ritrovarsi in classifica sotto la Croazia, il Rwanda. Addirittura siamo sotto La Réunion (Isola Riunione) che è uno sputo in mezzo all’Oceano Indiano, con 1milione di abitanti, e che soprattutto è un’ ISOLA. 

In un’era in cui la Rete è l’autostrada dell’informazione, del marketing, del commercio, quì abbiamo zone in cui l’ADSL ancora non c’è  (ad esempio dove abito io l’unica forma di linea veloce, si fa per dire, 2Mbps, è il WIMAX). 

I Signori che dovrebbero occuparsi dello sviluppo di questo settore li vedi in Parlamento con Tablet e Smartphone. Giocano al Solitario, leggono E-Book, forse mandano qualche mail. E si sentono quasi Hackers. 

“38 milioni di italiani tra gli 11 e i 74 anni che dichiarano di poter accedere a internet da qualsiasi strumento e luogo” – Fonte AUDIWEB

Ogni giorno mezza Italia è in Rete . Possiamo ancora permetterci di rimanere così indietro rispetto al resto del mondo? 

Il progresso in Rete viaggia alla velocità della luce. Gli altri Paesi lo hanno capito ed hanno saggiamente investito capitali nello sviluppo di Internet e della Tecnologia. L’Italia sta a guardare. Svende le proprie aziende, il Made in Italy, le strade e le piazze e magari un giorno si renderà conto che per far soldi bisogna investire soldi, quei soldi che ci sono ma che vengono investiti per scopi poco d’aiuto agli Italiani ma molto d’aiuto ai loro conti.

E questo è solo un esempio. 

Alla prossima . 

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